30/05/2022 CAORLE – Sulla costa veneta la carenza di lavoratori nel turismo tocca ormai il 40%. Una tendenza in crescita che probabilmente potrà essere risolta solo con una riforma che renda più attrattivo il lavoro stagionale. || Sulla costa veneta manca quasi la metà dei lavoratori del turismo rispetto al periodo pre-covid. Una carenza che si era già manifestata l’estate scorsa e che quest’anno è addirittura peggiorata, tanto da potersi ormai definire un problema strutturale del comparto.Il punto della situazione è stato fatto a Caorle, in un incontro cui hanno partecipato la Conferenza dei Sindaci del Litorale Veneto, i vertici di Veneto Lavoro e dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro di Venezia, per cercare di dare una risposta al problema. Ma non è facile dare risposte ad un fenomeno complesso che ha molteplici cause: alla scarsa attrattività di un’occupazione compressa in un periodo di tempo limitato si è aggiunta la chiusura di molte attività durante il perido del Covid che ha costretto diversi operatori a cambiare lavoro e settore, incontrando magari una forma di occupazione più stabile. – Intervistati PATRIZIA GOBAT (PRESIDENTE ORDINE CONSULENTI DEL LAVORO VENEZIA), NADIA ZANCHIN (SINDACO DI ERACLEA), ROBERTA NESTO (PRESIDENTE CONFERENZA SINDACI LITORALE) (Servizio di Filippo Fois)


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