30/05/2022 LIDO DI VENEZIA – Cerimonia dello Sposalizio di Venezia con il mare, domenica, davanti allo specchio d’acqua di San Nicolò del Lido di Venezia. Il Gemellaggio Adriatico quest’anno è stato carico di significati e profondamente incardinato nell’attualità grazie al gemellaggio con la città di Odessa. Dopo due anni di pandemia, ripristinato il corteo acqueo delle remiere, mercatino e tutte le iniziative collaterali. || Cerimonia dello Sposalizio di Venezia con il mare, domenica, davanti allo specchio d’acqua di San Nicolò del Lido di Venezia. Il Gemellaggio Adriatico quest’anno è stato carico di significati e profondamente incardinato nell’attualità grazie al gemellaggio con la città di Odessa. Dopo due anni di pandemia, ripristinato il corteo acqueo delle remiere, mercatino e tutte le iniziative collaterali.Sono grato a Venezia, e al suo sindaco Brugnaro per questo gemellaggio che vogliamo serva a veicolare, per mare, cielo e terra, un forte messaggio di pace”. Con queste parole, ieri mattina, il sindaco di Odessa Gennady Trukhanov, ha accolto, nel suo video collegamento, l’anello dogale di Venezia per un Gemellaggio Adriatico che quest’anno più che mai è stato connotato da forti emozioni. Cerimonia ai Giardinetti Reali, prima della partenza del corteo acqueo della Festa della Sensa. Difendere la pace e la libertà e valorizzare il legame di entrambe le città con il mare. Un gemellaggio che, come ha ricordato il Patriarca, quest’anno dal mare Adriatico si è spinto fino al Mar Nero in un abbraccio di pace e libertà. Lo ha voluto fortemente il sindaco Luigi Brugnaro che ha tessuto la rete di questo gemellaggio che arriva a fare breccia nel cuore del conflitto e delle bombe. A ricevere l’anello, a nome del sindaco di Odessa in rappresentanza della città ucraina martoriata dalla guerra, è stato l’ambasciatore ucraino in Italia Yaroslav Melnyk Odessa avrà ora un compito importante: in custodia l’anello restituito dai Comuni capoluogo del Veneto. Belluno, Padova, Treviso, Verona, Vicenza avevano ricevuto l’anello lo scorso anno durante le celebrazioni dei 1600 anni di Venezia. Naturalmente l’auspicio di tutti è stato che, alla Sensa 2023, quando Odessa dovrà riconsegnare l’anello, possa esserci in presenza anche il primo cittadino della società ucraina a raccontare la pace e non più la guerra. La speranza è che l’anello dogale, tradizione della Serenissima, possa contribuire a diffond – Intervistati GENNADY TRUKHANOV (SINDACO DI ODESSA), MONSIGNOR FRANCESCO MORAGLIA (PATRIARCA DI VENEZIA), YAROSLAV MELNIK (AMBASCIATORE UCRAINO IN ITALIA), GIOVANNI GIUSTO (CONSIGLIERE DELEGATO ALLE TRADIZIONI VENEZIA) (Servizio di Lorenzo Mayer)


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