28/05/2022 VENEZIA – L’imbrattamento di monumenti come la chiesa del Redentore non devono essere solo repressi ma anche prevenuti. All’indomani dell’identificazione del writer, parla il questore di Venezia Masciopinto. || E’ un ragionamento ampio quello del questore di Venezia Maurizio Masciopinto all’indomani delle dichiarazioni alla stampa del writer di Bolzano individuato dalle forze dell’ordine come l’autore del murale sulla facciata della basilica del redentore alla Giudecca. Il fatto che il giovane abbia parlato di semplici colori su un muro, di un atto che non è vandalico ma provocazione artistica, apre al di là della denuncia per danneggiamento aggravato, una riflessione di carattere culturale.Le tantissime telecamere di videosorveglianza diffuse in città certificano quanto Venezia sia tenuta sotto controllo. Ma al di là della repressione, atti del genere – è il pensiero del questore – possono essere prevenuti solo attraverso una vasta opera di sensibilizzazione. – Intervistati MAURIZIO MASCIOPINTO (QUESTORE DI VENEZIA) (Servizio di Filippo Fois)


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