26/05/2022 VERONA – Primo caso di vaiolo delle scimmie diagnosticato in Veneto, a Verona: si tratta di un paziente che abita in Lombardia. L’uomo in isolamento. Gli esperti: “Situazione sotto controllo, esistono cura e vaccino” || Il primo caso di vaiolo delle scimmie rilevato in Veneto, ottavo in assoluto in tutta Italia, è quello di un paziente che abita in Lombardia, dove si trova ora, in isolamento, ma frequenta spesso la nostra Regione, e di recente è rientrato da uno dei Paesi africani a rischio: all’insorgere dei primi sintomi sospetti il 24 maggio è stato sottoposto a consulto da remoto, attraverso la telemedicina, dalla professoressa Evelina Tacconelli, primario delle Malattie infettive in Azienda ospedaliera di Verona.Insorto il sospetto che si potesse trattare del vaiolo delle scimmie, 24 ore dopo l’uomo è stato visitato con tutte le precauzioni del caso in presenza. Si è rivolto a noi – spiega la professoressa- perché disponiamo di un Centro altamente specializzato per la diagnosi e la cura delle malattie sessualmente trasmesse, il Mistra.Essendo arrivato a Verona in macchina da solo, vivendo da solo e avendo contratto una forma lieve della malattia, l’uomo è potuto tornare a casa per conto proprio, dove sarà seguito. Ma, secondo quanto disposto dal ministero della Salute, i soggetti che ha frequentato dovranno restare in quarantena 21 giorni. Una situazione totalmente sotto controllo, così come quella degli altri casi rilevati. Esistono cura e vaccino, dunque no alla psicosi. Ma, certo, serve un monitoraggio e una attenzione particolare – Intervistati EVELINA TACCONELLI (Primario Malattie Infettive Azienda Ospedaliera Verona) (Servizio di Nicola Zanetti)


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