25/05/2022 PONTE NELLE ALPI – Dopo il nostro reportage dal Centro Paludi e il nostro incontro con Aziz, un giovane migrante del Benin che lì ha trovato riparo, stamattina ci siamo confrontati con il direttore della Caritas diocesana di Belluno, il diacono Francesco D’Alfonso. || La storia di Aziz è la punta di un iceberg le cui dimensioni sono parametrate alla capacità di accoglienza dei migranti della provincia di Belluno. Praticamente ormai prossima allo zero. Non si trovano spazi e non sempre la causa è la mancanza di strutture. Il diacono D’Alfonso dirige la Caritas di Belluno; il suo incontro con Aziz 2 anni fa ed allora per il giovane migrante ci fu la possibilità di trasferirsi nel veneziano per un lavoro e un alloggio in un dormitorio della Caritas in terra ferma. All’inizio del 2022 Aziz è tornato nel Bellunese: il suo riparo di fortuna all’interno del diroccato Centro Paludi da dove, in sella alla sua bicicletta si è spostato per cercare un lavoro; nella zona artigianale industriale Aziz incontra l’imprenditore Piervincenzo De Pra che gli tende una mano e attiva sin da subito la Caritas.La ricerca di un alloggio anche temporaneo nella zona fino ad ora non è andata a buon fine e, vien da chiedersi quanto stigma sociale e pregiudizio pesino sul piatto della bilancia. All’apparenza Aziz è felice di vicere al Centro Paludi e forse l’idea di una sistemazione lo spaventa perchè non ha la capacità economica di sostenerne la spesa. L’impegno della Caritas è di trovare una sistemazione definitiva per Aziz mentre resta urgente la ricerca di una soluzione più generale del problema dell’accoglienza. – Intervistati DIACONO FRANCESCO D’ALFONSO (DIRETTORE CARITAS DIOCESANA BELLUNO) (Servizio di Tiziana Bolognani)


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