20/05/2022 LIDO DI VENEZIA – Il tema del rinnovo delle concessioni balneari sta creando divergenze di opinioni nella maggioranza di governo. Secondo le direttive dell’Europa le concessioni dovrebbero andare in gara nel 2024. Gli operatori del nostro litorale si dichiarano molto preoccupati per il futuro. Alcuni hanno deciso di bloccare gli investimenti: vediamo. || Il tema del rinnovo delle concessioni balneari sta creando fermento nella maggioranza che sostiene il governo  Draghi. Secondo l’Europa dovrebbero essere messe a gara, e quindi in discussione, nel 2024. La cosa certa è che l’argomento rappresenta, già oggi, una spina nel fianco per i nostri gestori degli stabilimenti balneari nel Veneziano. Alcuni, vista l’incertezza del futuro, hanno pensato di bloccare gli investimenti che erano in programma.Parla Alessandro Rizzo, presidente del Consorzio stabilimenti balneari del Lido di Venezia.La preoccupazione nell’aria è ben tangibile.   Alcune attività per la cura e manutenzione dell’arenile, vengono protratte, dopo l’estate, anche per la stagione invernale.Il tema del rinnovo delle concessioni balneari sta creando divergenze di opinioni nella maggioranza di governo. Secondo le direttive dell’Europa le concessioni dovrebbero andare in gara nel 2024. Gli operatori del nostro litorale si dichiarano molto preoccupati per il futuro. Alcuni hanno deciso di bloccare gli investimenti: vediamo.Draghi prova la stretta sul Ddl Concorrenza, convocando un Consiglio dei Ministri straordinario, chiedendo l’assenso (che i componenti dell’assise accordano) per porre la fiducia al provvedimento. E cercare così di togliere il testo dall’incaglio. Che, come oramai noto da settimane, riguarda il nodo delle concessioni balneari. Al momento, i punti in gioco sono pochi, ma comunque rilevanti. Il più importante, sicuramente è quello delle scadenze. Si parte dalla recente sentenza del consiglio di Stato, recepita dal governo, che sanciva l’efficacia delle attuali concessioni fino al 31 dicembre del 2023, e un emendamento del governo stabiliva la messa a gara per quella data. Sulla durata delle concessioni è il primo punto. Qui, Lega e Forza Italia volevano applicare una forbice temporale transitoria, compresa tra i due ai cinque anni, specie recependo l’allarme dell’Anci che ha sottolineato l’enorme difficoltà per i Comuni di svolgere le – Intervistati ALESSANDRO RIZZO (PRESIDENTE CONSORZIO STABILIMENTI BALNEARI LIDO DI VENEZIA) (Servizio di Lorenzo Mayer)


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