19/05/2022 MESTRE – La città sta ancora attraversando una fase di transizione iniziata con le crisi dell’acqua granda e della pandemia. Secondo il deputato veneziano Nicola Pellicani bisogna urgentemente ripensare al suo sviluppo. || “Venezia anno zero”. Parafrasando il titolo di un noto film di Rossellini, l’acqua granda prima, il Covid poi e ora la guerra in Ucraina rappresentano degli choc che però offrono alla città l’opportunità di poter ripensare a sé stessa e al suo sviluppo. La fondazione Pellicani è impegnata in una serie di incontri per “ri-pensare Venezia” dal Pnrr e la sua attuazione fino alle questioni ambientali e i cambiamenti climatici.Il rettore di Architettura Benno Albrecht ha lanciato al riguardo un progetto per raddoppiare gli universitari da 30 a60 mila, tenendo conto del fatto che oggi solo l’8% degli studenti è residente a Venezia mentre a Padova è il 23%. Un’operazione che però da sola non sarebbe sufficiente, perché solo un mix di azioni – dice Pellicani –può risollevare e rilanciare Venezia. – Intervistati ON. NICOLA PELLICANI (PARTITO DEMOCRATICO) (Servizio di Filippo Fois)


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