15/05/2022 TREVISO – Infermieri stremati da mandare in ferie, con un taglio del 20 % delle prestazioni da giugno. Tra i problemi che hanno causato il mancato turnover dei camici bianchi – attacca l’Ulss 2 – anche l’impossibilità di utilizzare il personale non vaccinato || Un esercito di circa 150 no vax tra i infermieri ( 200 se sommiamo i medici ) e il loro peso sul mancato turnover dei colleghi, mentre avvicinano giugno e le ferie. C’è anche questo secondo l’Ulss 2 tra i motivi per i quali si prevede una riduzione del 20 % di esami, visite specialistiche e interventi chirurgici. Il direttore Benazzi è chiaro nel far capire come la non disponibilità per legge di chi non si è vaccinato ricade su chi ormai è arrivato stremato alle porte dell’estate. Colleghi che ora hanno assoluto bisogno di un turnover. Tutto questo mentre si cerca di attuare l’obiettivo delle 35 mila prestazioni da recuperare perchè slittate durante la pandemia. Un piano di smaltimento che corre veloce ma che, inevitabilmente, vedrà creare nuove liste di attesa che – assicura Benazzi – saranno risolte entro l’anno. La presenza del personale ora bloccato perchè non vaccinato avrebbe sicuramente migliorato la situazione – continua Benazzi ma – precisa – non l’avrebbe risolta. Perchè il grande problema di fondo è un altro, quello delle scuole di specializzazioni.Un tema ora più che mai attuale mentre si fa sempre più caldo il dibattitto sui medici specializzandi nel colmare la carenza di organico negli ospedali ma soprattutto tra i medici di base – Intervistati FRANCESCO BENAZZI (Direttore Generale Ulss 2 Marca Trevigiana) (Servizio di Nicola Zanetti)


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