14/05/2022 RONCADE – Censimento delle scorte di cereali e incarico agli esperti di segnalare le varieta’ piu’ produttive. Queste le richieste del Ministero dell’agricoltura arrivate anche nella Marca, dove non si esclude il rischio razionamento del grano. || La guerra in Ucraina sta gia’ mettendo in difficolta’ il settore ceraicolo italiano. Le prime conseguenze sono state l’aumento dei prezzi dei mangini ma presto potrebbe toccare ai prodotti per l’alimentazione umana. E un segnale preoccupante e’ partito da Roma verso il Piave.Del resto sottolineano gli esperti il Veneto come il resto dell’Italia riesce a coprire poco meno della meta’ del fabbisogno interno. Il resto arrivava per la quasi totalita’ da Russia ed Ucraina. E con i magazzini ucraini pieni e bloccati dalla guerra, solo per il porto di Odessa si stima siano ferme 2,5 milioni di tonnellate di grano, la decisione di censire tutto quella che abbiamo in casa non e’ la sola presa dal governo in questa emergenza.Quindi non solo stoccaggio ma anche produzione futura in una sorta di nuova battaglia del grano per evitare razionamenti con una lezione per tutti. – Intervistati STEFANO GUERRINI (Direttore consorzio ceraicoltori del Piave e di Oderzo), PROF. TEOFILO VAMERALI (Docente di Agronomia Universita’ di Padova) (Servizio di Lucio Zanato)


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