03/05/2022 PEDEROBBA – Dopo la Pedemontana Veneta, è la principale opera viaria programmata in territorio trevigiano. Parliamo del ponte di Vidor, sul quale si sta assistendo a una spaccatura senza precedenti tra Comuni e Veneto Strade. La società regionale – in un documento riservato – ha chiesto a Provincia e Regione di prendere posizione. I sindaci del territorio sono sul piede di guerra. || E’ più di un sospetto quello che si allunga sul nuovo ponte di Vidor, opera milionaria attesa da decenni dall’intero Alto Trevigiano: è qui che si sta consumando uno scontro istituzionale senza esclusione di colpi tra sindaci del territorio e Veneto Strade, la società regionale che si occupa di viabilità.I primi rivendicano la bontà del progetto già indiviudato nel 2014 per un totale di 80 milioni di euro e riconfermato in una recente riunione, la seconda invece la proposta alternativa da 50 milioni.Chiaramente, a cambiare non è solo il costo ma pure il tracciato.Nel secondo caso – questo il punto per gli amministratori locali – si andrebbe a stravolgere la vita di interi paesi, senza incidere sulle attuali criticità.Per gli amministratori locali – che non ci stanno a passare per cicale – vanno prese in considerazione diverse variabili, che incidono anche sui costi finali.Il muro contro muro ha portato lo stesso ad di Veneto Strade Silvano Vernizzi a scrivere una lettera – finora rimasta riservata – al presidente della Provincia Stefano Marcon e all’assessore regionale ai trasporti Elisa De Berti perchè prendano una posizione netta sulla vicenda. Per Vernizzi la proposta dei sindaci non è tecnicamente sostenibile ed è econonomicamente più onerosa.In attesa di riscontri, si attende un rendez-vous perchè la storia infinita possa intravvedere la fine. – Intervistati MARCO TURATO (Sindaco di Pederobba), CLAUDIO SARTOR (Sindaco di Cornuda – Consigliere delegato ai Trasporti Provincia Treviso), FABIO MAGGIO (Assessore Ambiente Comune ) (Servizio di Cristian Arboit)


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