02/05/2022 VENEZIA – Siglato oggi da più di 20 organizzazioni di sindacati il piano regionale per la sicurezza sul lavoro. I settori più colpiti: edilizia, agricoltura emetalmeccanica, || 12 i morti sul lavoro in Veneto da inizio anno ad oggi. Venezia e Verona le province più colpite con il 50% degli infortuni mortali dovuti ad incidenti stradali che si verificano in itinere ovvero nel viaggio andata e ritorno nel posto di lavoro e che investe per lo più le donne già impegnate in contemporanea su più fronti: quello familiare in primis. Con il settore dell’edilizia e costruzioni diverse le aree lavorative collocate tra le più pericolose tra cui, ai primi post,i l’agricoltura e la metalmeccanica. Contro i morti su lavoro bisogna investire sulla formazione “già a partire dalle scuole”, puntualizza il presidente degli industriali veneti Enrico Carraro e in tal senso il sindacato propone per le imprese una patente della sicurezza a punti. E’ quanto emerso oggi al Palazzo Grandi stazioni a Venezia nel corso della firma del nuovo piano strategico regionale 2021/2023 per la tutela della salute e sicurezza sul lavoro per il quale la nostra Regione ha stanziato 7 milioni e mezzo derivanti dalle sanzioni comminate alle imprese – Intervistati TIZIANA BASSO (SEGRETARIO CGIL VENETO), CARLO BIASIN (SEGRETARIO UIL VENETO), GIANFRANCO REFOSCO (SEGRETARIO CISL VENETO), PAOLO GHIOTTI (PRESIDENTE ANCE VENETO) (Servizio di Annamaria Parisi)
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