ANTENNA TRE | Medianordest

BELLUNO | RITARDI NELL’EROGAZIONE DEI CONTRIBUTI AI RIFUGIATI UCRAINI. LA STORIA DI ELENA.

26/04/2022 BELLUNO – Non sono ancora disponibili i contributi in denaro che il Governo ha deciso di destinare direttamente ai civili scappati dall’Ucraina in guerra. “Forse a fine aprile sarà attivata la piattaforma” afferma il sindaco di Belluno Massaro. Frattanto cresce il disagio fra i tanti, in provincia oltre un migliaio, che hanno trovato alloggio da famiglie disponibili a titolo di volontariato. || Che fine hanno fatto i contributi promessi dal Governo ai civili scappati dalla guerra in Ucraina? Lo scorso 6 aprile l’annuncio del provvedimento che destnava 300 euro per ogni adulto, 150 per ogni minore: denaro che i rifugiati avrebbero dovuto ritirare in contanti in banca per il loro sostentamento e per contribuire alle spese di chi li ospita a titolo di volontariato. Sono passati 20 giorni e di quei soldi nessuno sa niente. A fine aprile dovrebbe essere attivata la piattaforma attraverso cui richiedere il denaro, ma nel frattempo si resta in attesa. “A noi sindaci questa modalità non era piaciuta da subito” precisa il sindaco Massaro “meglio sarebbe stato per tutti destinare i contributi alle famiglie ospitanti”. A noi si è rivolta Elena, scappata dalla sua città vicino a Kiev dopo 5 giorni trascorsi in un rifugio sotto le bombe con la nuora e il nipotino di 13 anni. Belluno la conosce bene perchè qui ha lavorato per 17 anni e solo da 3 era rientrata nel suo Paese. Tramite noi Elena ringrazia chi la sta aiutando: dai volontari che operano nell’ex caserma dei vigili del fuoco (Michele, Laura, Manuela, Margherita, Sandra, Paola) alla famiglia che la sta ospitando. “Io voglio contribuire alle spese. Dallo Stato non ci è arrivato un centesimo” dice fra le lacrime. – Intervistati ELENA (RIFUGIATA UCRAINA), JACOPO MASSARO (SINDACO DI BELLUNO) (Servizio di Tiziana Bolognani)


videoid(EAy-8rRyzgQ)finevideoid-categoria(a3treviso)finecategoria

Exit mobile version