26/04/2022 VENEZIA – Il campanile di San Marco festeggia il suo compleanno. Il 25 Aprile del 1912 fu infatti inaugurata la nuova struttura costruita dopo il crollo di inizio ‘900. Per uno dei monumenti più conosciuti di Venezia è un periodo pieno di iniziative e di scoperte sulla sua storia. || Dal terrazzo della Basilica di San Marco, Monsignor Francesco Moraglia benedice il campanile più famoso di Venezia. Il 25 Aprile oltre alla festa del patrono della città è anche il suo compleanno. Nel 1912 terminò ufficialmente la ricostruzione del campanile “com’era e dov’era” dopo il crollo di dieci anni prima. Monsignor Moraglia ha voluto ricordare le parole di Albino Luciani, futuro Papa Giovanni Paolo I, quando divenne Patriarca di Venezia.Attorno ai 110 anni del “paron de casa” come chiamano a Venezia il campanile di San Marco, Vittorio Baroni ha creato un movimento che ha raccolto praticamente tutta la città, di terra e di acqua, attorno a un aneddotica sterminata, persino sull’unico bicchiere che nel 1902 sopravvisse al crollo. Quel bicchiere oggi rivive ed ha già trovato posto al museo del vetro di Murano. Ma forse la scoperta più clamorosa rimane quella in un giardino di Dorsoduro del pezzo più grosso del vecchio campanile che è ora oggetto di studi della Sovrintendenza e dell’Università. Salvato da Salvatore Arbib, un antenato di Jack Arbib, attuale presidente del Museo di Arte Ebraica Italiana di Gerusalemme. – Intervistati Mons. FRANCESCO MORAGLIA (PATRIARCA DI VENEZIA), VITTORIO BARONI (IDEATORE “EL PARON DE CASA”), JACK ARBIB (PRESIDENTE MUSEO ARTE EBRAICA ITALIANA DI GERUSALEMME) (Servizio di Filippo Fois)


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