23/04/2022 TREVISO – Crac Veneto Banca, nel processo bis per associazione a delinquere finalizzata alla truffa, la parola è passata alla difesa. A rendere spontanee dichiarazioni in mattinata in Tribunale a Treviso l’ex responsabile della direzione centrale: “Non ne sapevo nulla, anch’io truffato”. Questa la posizione di buona parte degli accusati. || La parola dopo le parti civili e il pubblico ministero è passata alla difesa nell’udienza preliminare per il processo bis di Veneto Banca quello che vede sul banco degli accusati – per associazione a delinquere finalizzata alla truffa dei risparmiatori – cinque ex figure apicali, tra le quali il numero uno Vincenzo Consoli, la cui posizione sarà però presa in considerazione sabato prossimo.A rendere spontanee dichiarazioni in mattinata è stato Renato Merlo, ex responsabile della direzione centrale pianificazione e controllo dell’istituto di Montebelluna.Accanto a Merlo, sotto accusa ci sono il suo successore Giuseppe Cais, l’ex condirettore generale ed ex responsabile dell’area commerciale Mosè Fagiani, e l’ex direttore del settore Capital management Andrea Zanatta.Posizioni minori rispetto a quella di Consoli, sottolineano i rispettivi legali, per i quali sarebbe imminente – se non addirittura già scattata – la prescrizione. – Intervistati AVV. BORIS CAGNIN (Difensore Andrea Zanatta), AVV. ALBERTO MASCOTTO (Difensore Renato Merlo), AVV. GABRIELE MOMETTI (Legale parte civile), AVV. ELIO ZAFFALON (Legale parte civile) (Servizio di Cristian Arboit)


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