22/04/2022 BELLUNO – Resta ancora impegnativa, pur se più gestibile rispetto ai mesi scorsi, la situazione sanitaria relativa all’epidemia da Sars Cov 2. In provincia si viaggia quotidianamente fra i 200 e i 300 contagi quotidiani mentre si approssima l’abbandono definitivo delle mascherine. Cauto, a tal proposito, il direttore del dipartimento di prevenzione dell’Ulss 1, Sandro Cinquetti. || Resta aperto il dibattito sull’obbligo della mascherina al chiuso che dovrebbe scadere il prossimo 30 aprile, ad eccezione dei mezzi pubblici e al cinema. Ancora troppo elevata la circolazione del virus nella variante Omicron 2 caratterizzata da una diffusività e contagiosità elevata, superiore a quella del morbillo. Per il dottor Sandro Cinquetti, direttore del Dipartimento di prevenzione dell’Ulss 1 Dolomiti, l’obbligo dell’uso della mascherina dovrebbe essere prorogato ancora per un po’.Il contagio in provincia di Belluno rende la situazione ancora impegnativa dal punto di vista dei numeri: 200/300 casi al giorno per un totale di 2.435 attualmente positivi. Certo – spiega il dottor Cinquetti – i numeri sono più contenuti e il quadro generale è più gestibile. In queste settimane è partita l’offerta di quarta dose, per gli over 80 e più in generale per le persone fragili e per gli ospiti delle case di riposo: il richiamo è ad accesso libero nei centri vaccinali, nei centri di servizio organizzati dai medici di base oppure è prenotabile nel sito dell’Ulss 1 Dolomiti. Per chi ha invece contratto il virus e ha un quadro clinico delicato sono disponibili le cure con anticorpi monoclonali e antivirali. – Intervistati SANDRO CINQUETTI (DIRETTORE DIPARTIMENTO PREVENZIONE ULSS 1 DOLOMITI) (Servizio di Tiziana Bolognani)
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