16/04/2022 TREVISO – Con i rincarichi dell’energia elettrica si fa sempre piu’ conveniente l’installazione di pannelli fotovoltaici. Non per i centri storici dove le norme e la sovraintendenza finora hanno bocciato quasi tutti i progetti. Ma il comune di Treviso sta studiando un accordo per agevolare l’applicazione che potrebbe essere esteso anche alle altre citta’. || Fotovoltaico in centro storico a Treviso? Da sempre una battaglia persa. Ne sanno qualcosa le decine di cittadini che hanno presentato negli anni progetti di impianti ad alto rendimento e bassissimo impatto ambientale puntualmente bocciati dalle normative e dalla sovraintendenza. Giudizi ai quali non si e’ sottratto nemmeno il comune di Treviso che puntava ad efficentare le scuole. L’esempio sono le Gabelli di piazza della vittoria cassate perche’ i pannelli contrastano con il contesto architettonico cittadino. Stessa cosa per l’Arpav di via d’Annunzio con il risultato che, guardando dall’alto si contano sulle dita di una mano gli impianti installati. Ma i tempi cambiano soprattutto adesso tra i bonus dello stato e le bollette rincarate causa guerra ucraina. Cosi’ Il comune sta arrivando ad una vera e propria svolta entro mura. Negli ultimi anni si e’ sviluppata una vera a propria tecnologia applicata ai vari tipi di tegole. Per i coppi sono dette amorfe le celle fotovoltaiche utilizzate che di fatto si modellano curvandoli col laterizio risultando invisibili se proprio non si passa sopra al tetto. Ecco perche’ a breve il comune sottoporra’ alla sovraintendenza un protocollo che verra’ appllicato automaticamente ad ogni richiesta. Qualcuno obbiettera’ la maggior spesa per le celle piegabili con l’assessore che pero’ smentisce. – Intervistati ALESSANDRO MANERA (Assessore all’ambiente comune di Treviso) (Servizio di Lucio Zanato)
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