15/04/2022 TREVISO – Pasqua e inflazione. Pasticceri trevigiani allo sprint finale tra caro prezzi e carenza di materie prime. “Nonostante gli aumenti da record, i rialzi per i consumatori sono e saranno limitati”, dicono. || Gli aumenti per il consumatore finale – in questa Pasqua 2022 – non superano il 3,7 per cento, certifica Confartigianato Imprese Marca Trevigiana, quando a essere lievitate non sono soltanto le colombe o le focacce veneziane, ma anche i prezzi delle materie prime, si va dal 10 per cento delle farine al 5 dello zucchero, 19 per cento l’olio di semi, quasi il 18 per il burro che in termini assoluti fa una bella differenza.In provincia di Treviso le imprese della pasticceria e del dolciario, impegnate in questi giorni di Pasqua, sono 807, quasi il 20 per cento del totale regionale. Dolci che fanno anche il giro del mondo: nel 2020 l’export è stato pari a 284 milioni di euro, 15 milioni di euro in meno rispetto al 2020. I mercati di riferimento restano Germania e Francia, mentre Russia e Ucraina pesano per circa l’1,5%.Buone comunque le prospettive da qui a domenica, almeno sul fronte dei consumui interni. Dopo due anni di Pasqua blindata, c’è voglia di lasciarsi andare. – Intervistati MASSIMO ALBANESE (Presidente Pasticceri Confartigianato Imprese Marca Trevigiana) (Servizio di Cristian Arboit)


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