15/04/2022 VALDOBBIADENE – Si fa sempre piu’ evidente anche nelle colline del Prosecco il flagello della flavescenza dorata, quella malattia che uccide i vitigni creando vere e proprie macchie gialle tra i vigneti. Dal Consorzio Superiore l’annuncio di una deroga per combatterne la diffusione. || Il Consorzio del superiore apre al trattamento in vigna contro la flavescenza dorata. Un vero e proprio flagello per i produttori l’infezione portata da un insetto, la cicalina,che porta inesorabilmente alla morte la pianta colpita. Danni enormi soprattutto tra le colline eroiche dove stanno aumentando le cosiddette macchie gialle tra i filari che significa non solo minor produzione ma l’obbligo ad estirpare anche interi filari di vite in genere negli anni della miglior vigoria qualitativa. Va detto che al momento non c’e’ alternativa alla distruzione delle viti malate e che il trattamento e’ indirizzato all’insetto vettore.Gia’ perche’ molti lamentano da parte di viticoltori confinanti tentativi talvolta anche goffi di salvare viti condannate dalla virosi col risultato di allargare l’area contagiata. Va anche detto che molti produttori sono titubanti perche’ il trattamento previsto potrebbe emergere nelle analisi che vengono fatte sul prosecco in diversi mercati esteri come ad esempio gli Stati Uniti con possibili conseguenze sulla vendita del prodotto. Tutti pero’ concordano che cosi’ pero’ non si puo’ piu’ andare avanti pena conseguenze davvero importanti per prodotto e paesaggio. – Intervistati DIEGO TOMASI (Direttore Consorzio prosecco Conegliano Valdobbiadene Docg), FRANCESCO DRUSIAN (Viticoltore) (Servizio di Lucio Zanato)


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