13/04/2022 TREVISO – Rivolta nel carcere minorile di Treviso, materassi date alle fiamme nella notte e alta tensione anche nelle ore successive. La protesta di una decina di giovani che chiedevano pasti particolari per il Ramadan. || Le urla, i mobili distrutti, i materassi dati alle fiamme. La tensione altissima scoppiata in tarda serata prima di essere sedata a notte inoltrata. Una rivolta che ha messo alla prova la polizia penitenziaria del carcere minorile. Il clima è rimasto incandescente anche nelle ore successiva e per la gran parte della giornata, prima che alcuni dei responsabili venissero trasferiti. Una protesta scoppiata per i pasti, ritenuti non adatti al periodo di Ramadan osservato dalla gran parte dei detenuti presenti, musulmani. “Bastava che chiedessero” spiega il Sappe – la direzione è sempre stata disponibile”11 su 13 hanno fatto scoppiare la rivolta: a guidarla dei maggiorenni, entrati in carcere in età minorile. E come prevede la legge con la possibilità di rimanere li fino al compimento dei 25 anni. “Una situazione inaccettabile – tuona il Sappe – bisogna cambiare questa legge , che favorisce l’Università del crimine nei minorili, altro che la rieducazione . Per calmare gli animi e sedare la rivolta sono stati schierato numerosi poliziotti, richiamati anche quelli che non erano in turno Sul grave episodio ora saranno accertate le responsabilitàResta la preoccupazione in città “ parlerò con la direttrice, ma il fatto che sia avvenuto nel carcere minorile fa riflettere”. Mi auguro che la direzione del carcere faccia chiarezza – le parole del segretario provinciale del Pd Giovanni Zorzi – perché bisogna evitare che si ripetano situazioni, come quelle vissute in queste ore, che mettano a rischio la sicurezza di chi lavora all’interno della struttura. Critica anche la Cgil per bocca di Marta Casarin, segretaria della Funzione Pubblica: “Da questi gravissimi fatti da condannare e che non devono ripetersi, emerge un quadro, per nulla nuovo, ingestibile, fatto di carenze di personale, in particolare nell’area pedagogica, che aprono falle anche sul versante della sicurezza”. – Intervistati CARMINE DAVANZO (Coordinatore Nazionale Settore Minorile Sappe ) (Servizio di Daniela Sitzia)
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