12/04/2022 CONEGLIANO – La Procura della Repubblica di Pordenone, nella giornata di oggi, ha chiesto il giudizio immediato per l’imprenditore di origini bulgare accusato dell’omicidio di Sara e Jessica sull’A28. Il gip ha 5 giorni per accogliere l’istanza e al gip si rivolgono i familiari delle due giovani. || Si rivolge direttamente al gip di Pordenone, Alain Fragasso, papà di Jessica e zio di Sara, le due ragazze morte sull’A28 il 30 gennaio scorso, travolte dall’auto guidata da Dimitre Traykov, l’imprenditore di origine bulgara, di 62 anni, accusato di omicidio stradale pluriaggravato e omissione di soccorsoPer lui, in queste ore la Procura della Repubblica ha chiesto formalmente proprio al giudice per le indagini preliminari di disporre il giudizio immediato, anche sulla base dell’interrogatorio avvenuto il 9 aprile scorso con il 62enne che si è avvalso della facoltà di non rispondere.Le parole del procuratore Raffaele Piva hanno un loro peso specifico: «Espletati accertamenti ricostruttivi, testimoniali e medico-legali, eseguiti anche con l’ausilio della Polizia Stradale di Pordenone – afferma Tito – si ritiene che la prova appaia evidente». Per la Procura l’imprenditore viaggiava a circa 180 chilometri all’ora, elemento che, insieme con la guida in stato di ebbrezza e all’omesso rispetto della distanza di sicurezza rispetto, sarebbe la causa dell’incidente. Il tutto poi, aggravato dall’omissione di soccorso.Adesso il Gip ha 5 giorni per emettere il decreto di rinvio o restituire gli atti al Pm.Codice di procedura alla mano, Il giudizio immediato è un procedimento speciale che porta ad anticipare il dibattimento senza finalità premiali per l’imputato. Questo significa ridurre i tempi, un passo verso quella giustiza tempestiva che i familiari invocano da quella maledetta sera del 30 gennaio. – Intervistati ALAIN FRAGASSO – PAPA’ DI JESSICA E ZIO DI SARA (Al telefono) (Servizio di Cristian Arboit)
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