12/04/2022 TREVISO – I 170 anni dalla fondazione della Polizia di Stato festeggiati finalmente in presenza anche a Treviso, dove il questore Montaruli ha posto l’accento sulle conseguenze della pandemia in particolare sui giovani. || A salone dei Trecento, sede del consiglio comunale, la prima cerimonia in presenza, dopo tre anni di stop, per la festa della Polizia di Stato, a 170 anni dalla sua fondazione. In piazza, tra la gente, i mezzi e gli uomini appartenenti alle varie specialità; ai Trecento, di fronte alle autorità civili e militari, il resoconto da parte del questore Vito Montaruli non solo dell’ultimo anno, ma anche dello sforzo compiuto da poliziotte e poliziotti durante la pandemia. Emergenza sanitaria di cui ha risentito particolarmente il mondo giovanile, ha sottolineato il questore, come dimostrano i sempre più frequenti episodi di violenza che avvengono nei fine settimana e che sono favoriti, ha aggiunto, da un uso scorretto dei social network. Uno strumento utile, ha suggerito Montaruli, per ridurre o punire ad esempio gli eccessi nei luoghi della movida, potrebbe essere il daspo urbano, da emettere in caso di ripetute intemperanze. Lo rischia, ad esempio, un minorenne che, ubriaco, da dato in escandescenze in città ed è stato per questo sanzionato con un primo provvedimento. – Intervistati VITO MONTARULI (Questore di Treviso) (Servizio di Lina Paronetto)
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