11/04/2022 VERONA – “Dalla difesa vogliamo passare all’attacco, giù le mani dal Prosecco”: così il presidente del Veneto Luca Zaia, oggi al Vinitaly, è tornato sulla questione Prosek. Non si escludono le vie legali. Da Verona il presidente è tornato a chiedere di rinegoziare il PNRR. || Il concetto di partenza resta quello di sempre, ma a cambiare sarà la strategia nella battaglia delle denominazioni innescata dalla richiesta croata di riconoscimento del Prosek, partita che tra Bruxelles e Straburgo non è affatto chiusa.Stavolta, la Regione potrebbe adire direttamente le vie legali, anche in sede europea.Luca Zaia, lo ribadisce a chiare lettere nel secondo giorno di Vinitaly a Verona, ricordando il suo decreto varato da ministro e datato 2009, che introduceva proprio la tutela del nome.Difendere il termine Prosecco significa non solo tutelare il vino ma promuovere lo stesso territorio, chiamato a uno sviluppo turistico da qui ai prossimi anni proprio in virtù della certificazione Unesco, senza contare il ritorno del turismo internazionale dopo due anni di pandemia.Mondo del prosecco, che ovviamente risente dei venti di crisi dall’Ucraina, caro energia e carenza di materie prime soprattutto, ma i temi sono trasversali e riguardano interi comparti. Una urgenza che Zaia traduce in una richiesta precisa.Concetto che viene ribadito, guardando anche alla visita del premier Draghi ad Algeri per attivare nuove forniture di gas in sostituzione di quello russo. – Intervistati LUCA ZAIA (Presidente Regione Veneto) (Servizio di Cristian Arboit)


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