10/04/2022 CIMADOLMO – Una guerra che alimenta senza sosta il lungo fiume umano dei profughi e sfollati dall’Ucraina. Molti arrivano in Italia e tra questi tanti minori non accompagnati. Che nel tempo e se non ci saranno regole di gestione diventeranno inevitabilmente un problema per le comunita’ che li accolgono. Per questo sin d’ora il sindaco di Cimadolmo dice no a nuovi arrivi. || Il sindaco di Cimadolmo dice no all’arrivo di nuovi minori profughi dall’Ucraina. E lo fa polemicamente in attesa di regole certe da parte dello stato. La goccia che ha fatto traboccare il vaso e’ stata l’ultima circolare dalla prefettura con la convenzione provvisoria per l’accoglienza. E’ il termine provvisiorio che Giovanni Ministeri non digerisce. Ogni minore costa 3500 euro al mese al momento ne abbiamo due in paese vale dire che il comune sborsa piu’ di 80 mila euro l’anno. Se l’emergenza finisce, chiosa il sindaco, i minori difficilmente torneranno in Ucraina perche’ non in genere non hanno famiglia. Non ci sono regole per l’adozione o l’affido, quindi e’ sicuro che con i nostri tempi questi bambini rimarranno in capo ai comuni che, con una situazione che si prennuncia economicamente disastrosa, saranno gia’ in difficolta’ a sostenere i propri cittadini. Quindi conclude Ministeri, emanate le regole certe e poi ne riparliamo. – Intervistati GIOVANNI MINISTERI (Sindaco di Cimadolmo) (Servizio di Lucio Zanato)


videoid(yzqTH2qzFYU)finevideoid-categoria(a3treviso)finecategoria