04/04/2022 MARGHERA – Secondo la CNA del Veneto coi rincari dovuti alla guerra in Ucraina il pranzo di Pasqua costerà alle famiglie 300 euro in più. Per la CNA è necessario un ‘recovery fund’ agroalimentare riconquistare l’autonomia alimentare. || Che si scelga di cucinare in casa o di andare al ristorante – tra aumenti di frutta, ortaggi, carne e uova – festeggiare la Pasqua costerà alle famiglie almeno il 10% in più. Un aumento stimato dalla CNA del Veneto in circa 300 euro. L’agroalimentare è uno dei settori più colpiti dai rincari provocati dalla guerra in Ucraina. I prezzi di grano, mais, olio di girasole e fertilizzanti si sono triplicati e potrebbero salire ancora.Secondo il segretario di CNA Veneto Matteo Ribon è necessario un cambio di prospettiva, di“riappropriarci di spazi agricoli e commerciali delegati alle importazioni, perché stiamo pagando un prezzo altissimo alla nostra dipendenza strutturale di forniture estere di grano duro, tenero e mais”. Campi nei quali Ucraina e Russia giocavano un ruolo fondamentale che ora si è interrotto.Assieme alla Regione la Cna sostiene il cosiddetto decreto salva filiere Made in Italy e più in generale un ‘recovery fund’ dedicato all’agroalimentare che attivi aiuti straordinari per raggiungere l’autonomia alimentare almeno a livello europeo. – Intervistati MATTEO RIBON (SEGRETARIO CNA VENETO) (Servizio di Filippo Fois)


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