02/04/2022 TREVISO – “La giustizia presenterà il suo conto a chi ha sbagliato”. A dirlo è il Prefetto di Treviso Angelo Sidoti, guardando ai recenti fatti di sangue, dal Terraglio a Pieve di Soligo.Connesso il capitolo dei controlli. “Li stiamo potenziando: prevenzione fondamentale”. || La giustizia presenterà il suo conto.Ne è certo il prefetto di Treviso Angelo Sidoti guardando ai recenti fatti di cronaca che hanno sconvolto la Marca.Prima, l’incidente costato la vita a Mara Visentin e Miriam Cappelleto, le due donne travolte sul Terraglio dall’auto di Ronnie Levacovic, il 25enne rom accusato di aver guidato a folle velocità.Il secondo, la mattanza di Pieve di Soligo, con la morte di Adriano Armelin, avvenuta poche ore dopo essere stato rapinato e pestato dal 36enne marocchino Mohamed Boumarouan. Due fatti diversi, dice il Prefetto, simile il carico di dolore e sconcerto.Connesso, chiaramente, il capitolo dei controlli e quindi della prevenzione.In corso – assicura Sidoti – anche la sostituzione di quei militari dell’Esercito impegnati nell’operazione Strade Sicure nella Marca, come in stazione a Treviso, e in questi giorni dislocati dal Ministero nei punti sensibili del Paese a seguito della crisi ucraina. Una riallocazione segnalata e contestata anche dal sindaco Mario Conte. – Intervistati ANGELO SIDOTI (Prefetto di Treviso) (Servizio di Cristian Arboit)


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