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MESTRE | FAMIGLIE VENETE SEMPRE PIU’ INDEBITATE: PREOCCUPA IL RISCHIO USURA

02/04/2022 MESTRE – Cresce il debito delle famiglie venete. E per la Cgia di Mestre la preoccupazione è quella del rischio usura per alcuni imprenditori || Gli aumenti del costo dell’energia, del gas, del carburante e delle semplici materie prime che finiscono sulle nostre tavole stanno portando ad una costante crescita del debito delle famiglie venete. L’analisi è quella dell’ufficio studi della Cgia di Mestre: a fine 2021 il debito ammontava complessivamente a 50,7 miliardi di euro,l’importo medio per nucleo famigliare era poco al di sotto dei 24 mila 300 euro con un incremento rispetto all’epoca del 7,5%. Tra tutte le regioni d’Italia, solo in Trentino Alto Adige si è registrata una variazione percentuale maggiore di quella veneta. Le famiglie più in “rosso” sono quelle della provincia di Padova, seguite da quelle di Treviso e Venezia, con 24.553 euro. I nuclei familiari meno indebitati in Veneto risiedono nel bellunese. Per la Cgia si tratta di una ”situazione critica, ma non drammatica, a preoccupare piuttosto è il rischio usura’’. Un fenomeno difficile da inquadrare con dati reali visto che spesso, sottolinea la Cgia, chi finisce nella rete di questi criminali spesso ha paura di denunciare i suoi aguzzini perché teme per l’incolumità propria e dei suoi familiari. E con la crisi economica legata anche alla situazione geopolitica anche le forze dell’ordine denunciano da tempo molti segnali di avvicinamento delle organizzazioni criminali al mondo dell’imprenditoria, soprattutto artigiani, commercianti e partite Iva. Lavoratori autonomi che inizialmente si indebitano per poche migliaia di euro, ma nel giro di qualche mese si trovano nell’impossibilità di restituire questi soldi, perché nel frattempo gli interessi hanno raggiunto livelli spaventosi. Sono queste, secondo l’Ufficio studi della Cgia, le realtà più a rischio. Secondo l’associazione degli artigiani lo stato deve intervenire con massicce dosi di liquidità ma anche incentivando il ricorso al “Fondo per la prevenzione” dell’usura. – Intervistati PAOLO ZABEO (Cgia Mestre) (Servizio di Francesca Bozza)


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