29/03/2022 BELLUNO – L’incendio di Soffranco in serata si era aperto su due fronti. Pompieri e Protezione civile al lavoro anche stamattina. 48 gli incendi nel mese di marzo in Veneto. || Dei tre incendi divampati nella notte tra Asiago, Recoaro Terme e Soffranco, in mattinata rimanevano attivi ancora i focolai nel bellunese. Un rogo attivo ormai da una settimana che ha reso non più potabile l’acqua che esce dai rubinetti di Ponte nelle Alpi e delle frazioni del capolouogo di Fiammoi, Safforze e La Rossa, tutte servite dall’acquedotto Rio dei Frari fino a lambire il comune di Belluno. Un incendio che fa salire a 48 il numero di roghi divampati in Veneto nel solo mese di Marzo.L’intervento sempre più tempestivo ha ridotto gli incendi boschivi di almeno il 50% nelgi ultimi 40 anni. Soffranco ha pagato però la siccità e la difficoltà delle operazioni per la conformazione stessa della Val di Zoldo. La notte poi i Canadair non possono volare. Risposte si attendono dall’inchiesta aperta in procura. Domenica il ministro per i rapporti con il Parlamento Federico D’inca’ era nel Bellunese. La speranza di poter riaprire la strada provinciale 251 della Val di Zoldo sempre per ora sempre più remota. – Intervistati GIAMPAOLO BOTTACIN (ASSESSORE PROTEZIONE CIVILE DEL VENETO), FEDERICO D’INCA’ (MINISTRO PER I RAPPORTI CON IL PARLAMENTO) (Servizio di Anna De Roberto)


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