26/03/2022 PIEVE DI SOLIGO – Rapina sfociata in omicidio ieri sera a Pieve di Soligo. Adriano Armelin, 83 anni storico elettrauto del paese e’ stato percosso fino alla morte da un marocchino di 36 anni con precedenti per furti e rapine. Oltre un’ora di sevizie con la vittima legata dall’aggressore che poi e’ fuggito portandosi via un pacco di surgelati e delle merendine. || le urla erano di Adriano Armelin l’83 enne ammazzato di botte da un 36 enne rapinatore marocchino ieri sera in questa casa di via schiratti a Pieve di Soligo. E le macchie di sangue sul muro raccontano la violenza inaudita che si e’ consumata sul queste scale accentuata da questa corda che l’aggressore omicida ha utilizzato per bloccare il pensionato che ha urlato chiedendo aiuto finche’ non ha perso i sensi. Sono gli istanti piu’ cruenti di una sera di follia dove un uomo ha perso la vita per un pacco di surgelati, qualche merendina e pochi spiccoli, bottino peraltro perso dal rapinatore nella fuga terminata con l’arresto grazie al pronto intervento di un vicino. Saranno i carabinieri a ricostruire la dinamica dell’aggressione con rapina diventata omicidio . Questa bigiotteria etnica e questa borsetta di tela farebbero pensare che il marocchino ieri sera abbia suonato al campanello di casa armelin e che forse il rifiuto di acquistare la merce abbia innescato la follia omicida probabilmente dall’alcool o da stupefacenti con il 36 enne che avrebbe preso la testa dell’anziano sbattendola ripetutamente sul muro. Poi l’avrebbe legato con l’obbiettivo di farsi dire dove stavano soldi e preziosi in casa, continuando a perquoterlo ad ogni grido di dolore. Sevizie continuate almeno per un’ora fino a quando uno dei figli di Armelin, non avendo risposta al telefono si e’ presentato alla porta trovandosi di fronte il corpo del padre massacrato. Nel frattempo il rapinatore salito al piano superiore avrebbe rovistato in giro per poi prendere dei surgelati dal frigo e delle merendine dalla dispensa per poi fuggire da questa terrazza lanciandosi sul questo giardino. La caduta da tre metri gli procura una distorsione al piede mentre nella fuga viene intercettato dal vicino che insospettito prima lo blocca davanti a questo cancello e successivamente riesce a fermarlo definitivamente nella legnaia di questa casa disabitata. Armelin viene subito ricoverato al Ca’ Foncello in condi (Servizio di Lucio Zanato)
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