21/03/2022 BELLUNO – Punto Covid e aggiornamento sulla situazione sanitaria dei rifugiati ucraini. All’hub del San Martino i dati illustrati dalla direttrice generale, Maria Grazia Carraro. || 708 persone registrate, la maggioranza delle quali giovani o giovanissime. Un hub al San Martino e uno a Sedico per agevolare le procedure sanitarie relative alle vaccinazioni pediatriche e a quelle Covid, una casella di posta elettronica per raccogliere bisogni e richieste d’intervento, una pattuglia di pediatri di libera scelta, di medici di medicina generale e di psicologi per cure e supporto. E’ imponente la macchina organizzativa messa in piedi dall’Ulss Dolomiti: da un’emergenza all’altra, con quella relativa al Covid tutt’altro che sopita. La questione principale, come s’è detto sin dai primi arrivi, è l’accertamento dello stato di salute dei rifugiati. Solo un terzo dei nuovi arrivati è coperto da vaccino anti Covid, diversa la situazione per la profilassi pediatrica.L’evoluzione pandemica in provincia, frattanto, ha ripreso vigore: in aumento i casi di positività e l’incidenza settimanale. 38 i ricoverati in area non critica, 17 in ospedale di comunità, un paziente in terapia intensiva. I sequenziamenti fino ad ora non hanno evidenziato casi di Omicron 2. – Intervistati MARIA GRAZIA CARRARO (DIRETTRICE GENERALE ULSS 1 DOLOMITI), SANDRO CINQUETTI (DIRETTORE DIPARTIMENTO PREVENZIONE ULSS 1 DOLOMITI) (Servizio di Tiziana Bolognani)


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