19/03/2022 MESTRE – La riduzione di 25 centesimi del prezzo del carburante è ancora insufficiente. Secondo l’Ufficio Studi della CGIA di Mestre si sarebbero dovute dimezzare le accise. || Visto che nel suo complesso la manovra anti-caro carburante non graverà sulle casse dello Stato, bisognava avere più coraggio. Secondo l’Ufficio Studi della Cgia di Mestre il governo Draghi avrebbe potuto far meglio del taglio di 25 centesimi del prezzo di benzina e gasolio fino alla fine di aprile, considerando anche che tra i “beneficiari” dei rincari c’è anche l’erario che, grazie all’aumento dei prezzi dei carburanti, dal gennaio 2021 fino ad oggi può contare su un extra-gettito di oltre 1,5 miliardi di euro. Secondo la Cgia si sarebbero potute ridurre del 50% le accise su benzina e gasolio per autotrazione, portandone il prezzo alla pompa rispettivamente a 1,74 e 1,78 euro al litro. Un’operazione importante, da 1,5 miliardi di euro al mese, che avrebbe però alleggerito con forza i costi che stanno mettendo in difficoltà famiglie e imprese.Il taglio di 25 centesimi del prezzo alla pompa, sarà importante, ma ancora del tutto insufficiente per i piccoli autotrasportatori, visto che nell’ultimo anno il gasolio per autotrazione è aumentato del 51%: 73 centesimi al litro. – Intervistati PAOLO ZABEO (COORDINATORE UFFICIO STUDI CGIA MESTRE) (Servizio di Filippo Fois)


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