17/03/2022 TREVISO – Accoglienza ai rifugiati ucraini. L’ulss valuta nuove iniziative per l’assistenza sanitaria di chi sta fuggendo dalla guerra || Sono 2040 i tamponi finora eseguiti dall’Ulss2 tra i rifugiati ucraini arrivati nella marca in queste settimane, di questi 964 minori, 24 complessivamente le positività riscontrate. Sono invece tre i profughi ricoverati, tra loro anche una donna incinta. Resta invece ancora molto basso il numero dei vaccinati, intorno al 20%. E per ampliare la capacità dei tamponi laddove necessario l’Ulss è pronta ad uno sforzo ulteriore utilizzando il camper in diversi punti della provincia. “La macchina dell’accoglienza sanitaria in provincia di Treviso si sta muovendo senza particolari criticità grazie alla rete di persone che si sono messe a disposizione” sottolinea il direttore generale Francesco Benazzi che spiega come a breve i rifugiati ospitati all’ex ospedale Guicciardini di Valdobbiadene, che verrà trasformato in un centro di prima accoglienza, saranno trasferiti in un hotel di Vittorio Veneto, in attesa che terminino i lavori nella struttura di Farra di Soligo dopo l’accordo tra il presidente Zaia e l’Inps di Treviso. Pronto anche un vademecum anche in lingua ucraina che verrà distribuito ai rifugiati con i servizi sanitari a disposizione e le modalità per contattarli. Intanto l’Ulss sta anche pensando di allargare l’offerta di assistenza sul territorio realizzando un ambulatorio fisso per i rifugiati. Sul fronte covid si registrano due dati significativi legati alla sempre maggiore circolazione della variante Omicron 2, che rappresenta ormai il 30% dei casi: da un lato aumenta l’incidenza dei positivi, dall’altro diminuisce quella dei ricoveri. Attualmente sono 96 le persone ricoverate, 24 di queste negli ospedali di comunità di Treviso e Vittorio Veneto, uno il paziente in terapia intensiva. Mediamente a settimana si registrano 2-3 nuovi ingressi nei nosocomi della marca. Qualche preoccupazione arriva però per i più giovani tra i quali aumenta l’incidenza con 743 positivi su 100 mila. E il virus torna a circolare anche tra gli operatori sanitari: al momento 122 quelli – Intervistati FRANCESCO BENAZZI (Direttore Generale Ulss2) (Servizio di Francesca Bozza)


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