17/03/2022 MESTRE – “Grave crisi del comparto agroalimentare del Veneto”, è la denuncia della confederazione delle piccole e medie imprese della nostra regione come conseguenza della guerra Russia- Ucraina || Così in una nota della CNA del Veneto che sottolinea come “in uno scenario di ritrovato ottimismo anche per l’evolversi della situazione pandemica, la crisi Russia-Ucraina che in questi giorni è sfociata in una vera e propria invasione militare, si ripercuote in maniera molto grave e preoccupante sull’economia Veneta, in particolare per quanto riguarda il comparto agroalimentare. “L’Ucraina è il granaio dell’Europa. Il nostro Paese – prosegue la Cna del Veneto – acquista dall’Ucraina oli grezzi di girasole, mais e frumento tenero. Soprattutto per quanto riguarda il mais, l’Ucraina è il nostro secondo fornitore dopo l’Ungheria, con una quota superiore al 20% sia in volume che in valore. Inoltre, l’Italia, secondo i dati Ismea (Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare), è il secondo fornitore di prodotti agroalimentari, dopo la Polonia, con una quota del 7% pari a 415 milioni di euro nel 2020”.La situazione preoccupa nel Nordest perchè, secondo il Report Istat sulle coltivazioni cerealicole 2021, tra il 2010 e il 2019 le superfici cerealicole rispetto al complesso delle superfici a seminativi scende dal 42,1% al 33,3%. – Intervistati MATTEO RIBON (SEGRETARIO CNA VENETO) (Servizio di Annamaria Parisi)


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