15/03/2022 FARRA DI SOLIGO – Peggiora di giorno in giorno la situazione del settore agricolo e zootecnico. Causa l’aumento vertiginoso dei prezzi, per alcuni allevatori non è più sostenibile allevare vacche da latte. E così si è iniziato ad abbatterle. || Quella che fino a qualche giorno fa era un’ipotesi oggi è la tragica realtà. Con l’esplosione dei costi – dall’energia ai mangimi – non solo non è più remunerativo allevare una vacca da latte, ma si produce rimettendoci.Diversi allevatori stanno compiendo scelte estreme.Lorenzo Brugnera è il presidente della Latteria Soligo – da qui passano le eccellenze trevigiane, dalla casatella al Soligo Oro, formaggio che si produce dal 1883 e mai stato così in pericolo.Quello che Brugnera tiene in mano ormai è diventato oro. Peccato che al momento il prezzo del latte resti fermo ai 37 centesimi. E’ infatti ancora la grande distribuzione a decidere, ma resta da capire per quanto visto che l’intera filiera ormai è intaccata da rialzi fuori mercato.La fotografia è impietosa, anzi drammatica, e per frenare l’effetto domino serve agire subito su due fronti: calmierare i prezzi dell’energia per la filiera agroalimentare e rendere remunerativo anche in Italia la coltura di mais e mangimi.L’alternativa, una volta finite le scorte euopee, consiste nel riprendere in mano il tema – non più un tabù – dell’OGM.L’allarme è serio, il tempo poco. Mai come oggi si mette in discussione il lavoro di una vita. – Intervistati LORENZO BRUGNERA (Presidente della Latteria Soligo) (Servizio di Cristian Arboit)


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