15/03/2022 VENEZIA – L’accoglienza ai profughi ucraini si trasformerà presto da emergenza a integrazione a lungo termine. Con un occhio di riguardo per i più piccoli. || Prima del fine settimana in Veneto erano stati registrati 3000 profughi dall’Ucraina, con 1500 tessere sanitarie provvisorie rilasciate dalla Regione. In queste ore però i numeri stanno salendo. Nel veneziano l’Ulss 3 è stata inserita nella rete di accoglienza gestita dalla Protezione Civile, mettendo a disposizione una cinquantina di posti nel padiglione Fassina di Noale. E poi tutte le strutture di volontariato e del Comune.A questi si aggiungono i 50 posti di Noale, che raddoppieranno, ma siamo solo all’inizio. Parliamo infatti di un’accoglienza che si dovrà prevedere a lungo termine. C’è la rete delle Prefetture, dell’accoglienza regionale, che potenzierà l’hub di Mestre, e il comune con il progetto del governo per raddoppiare i posti per l’accoglienza non di emergenza, ma a lungo termine: da 44 posti si dovrebbe passare a 80. Per i bambini si pensa al trasporto pubblico e all’inserimento nelle scuole, e nello sport. – Intervistati SIMONE VENTURINI (Assessore Politiche Sociali Comune di Venezia) (Servizio di Federico Fusetti)
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