15/03/2022 RONCADE – Andiamo al fronte, a Kiev uno dei pochi italiani rimasti è lo chef trevigiano Stefano Antoniolli. lo abbiamo intervistato ieri sera a Ring. Ecco perchè ha scelto di restare. || Lo sguardo stanco, in sottofondo il rumore delle bombe, la guerra è alle porte di Kiev e il Trevigiano Stefano Antoniolli ha deciso di restare, lo fa per essere un ponte tra Italia e Ucraina tra chi può donare e chi non ha più nulla. Soldi che mancano, attività, amici di Stefano che non lavorano da settimanee vivono nei bunker. Gli aiuti arrivano ma non nei villaggi nè a Kiev, nel cuore dell’Ucraina sotot assedio. Chi esce dal paese ha paura di non potervi più rientrare, resta attaccato alla sua terra alle sue attività, nella speranza di poter tornare a lavorare. Al 21esimo giorno di conflitto i supermercati iniziano ad aprire a singhiozzo. come le farmacie. I calmanti, racconta Stefano non si trovano più. Un collegamento al computer e poi lasciamo chef Antoniolli alla sua famiglia. ad una nottata scandita da coprifuoco e dal suono delle sirene. – Intervistati STEFANO ANTONIOLLI (CHEF TREVIGIANO A KIEV) (Servizio di Anna De Roberto)


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