15/03/2022 TREVISO – Nuova tappa di avvicinamento alla mostra su Antonio Canova che si aprirà tra due mesi. Al Bailo prime anticipazioni direttamente ai depositi dei musei civici. || Bozzetti, ritratti, preziose incisioni: dai depositi dei Musei civici emergono opere uniche che danno significato al titolo della mostra che aprirà a maggio Canova “gloria trevigiana”. Opere appartenenti al patrimonio comunale che non sono mai state mostrate al pubblico e che raccontano della trevigianità dello scultore di Possagno. Presentate in una nuova tappa di avvicinamento all’evento che unirà il neoclassicismo e romanticismo. All’Ateneo di Treviso, nel 1837 il fratello di Canova, Giovanni Battista Sartori, donò ail volume monumentale con le incisioni delle opere dello scultore. Che verrà esposto per la prima volta. Treviso che ebbe un ruolo determinante, nel dopoguerra, per riaccendere l’interesse per Canova, con la mostra curata da Luigi Coletti nel 1957, nel secondo centenario dalla nascita dell’artista. Il capoluogo è dunque pienamente legittimato a definire l’artista “gloria trevigiana”. – Intervistati LAVINIA COLONNA PRETI (Assessore alla Cultura) (Servizio di Lina Paronetto)


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