11/03/2022 VITTORIO VENETO – L’omicidio di Paolo Vaj, oggi in Tribunale a Treviso la sentenza di primo grado: 26 anni per l’ex compagna Patrizia Armellin e 16 anni per la giovane complice. || Hanno assistito alla lettura della sentenza impassibili Patrizia Armellin e Angelica Cormaci, forse le mascherine hanno nascosto parte delle loro emozioni.Per le due donne oggi è stato il giorno del primo giudizio con la Corte d’Assise di Treviso che le ha condannate complessivamente a una pena di 40 anni.24 anni di carcere per la 56enne Armellin, 16 per la giovane complice 26enne Cormaci.Per i giudici trevigiani, non ci sarebbero dubbi: sono loro le assassine di Paolo Vaj, l’uomo morto per soffocamento la notte del 18 luglio 2019, a Vittorio Veneto, nell’abitazione di via Cal dei Romani dove l’uomo viveva.Il pm Davide Romanelli, in realtà, aveva chiesto l’ergastolo per la Armellin, ex compagna della vittima, e 14 anni per la Cormaci. Il movente, secondo l’accusa, era economico: le due donne avrebbero ucciso Vaj per incassare una serie di polizze assicurative da oltre 400 mila euro. La difesa ha sempre sostenuto che l’uomo – quella maledetta sera di luglio di 3 anni fa – sia morto per arresto cardiaco a seguito di una crisi epilettica, versione questa – di fatto – confutata dalla relazione dell’anatomopatologo Alberto Furlanetto, secondo cui la morte di Vaj era stata causata da uno schiacciamento toracico con frattura di alcune costole e conseguente asfissia.Le due donne – questa la ricostruzione – avrebbero colpito l’uomo – già ubriaco con un bastone finendolo poi con un cuscino schiacciato sul volto.Per Vaj quindi nessuno scampo.I giudici hanno condannato le due imputate anche a una provvisionale di 50 mila euro a favore della parte civile Roberta Bencini, l’ex moglie di Paolo Vaj, all’interdizione perpetua dai pubblici uffici e al pagamento delle spese legali.La difesa ha già annunciato l’appello: il fatto stesso che non sia stato dato l’ergastolo dimostrerebbe che l’impianto accusatorio non sarebbe stato accolto del tutto dal collegio giudicante. – Intervistati ANTONIO MIATTO – SINDACO DI VITTORIO VENETO (Al telefono) (Servizio di Cristian Arboit)
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