11/03/2022 SCHIO – Badanti: maxi frode delle società di fornitura di manodopera. Sequestro da 39 milioni di euro e 20 indagati. Tutto è partito dall’esposto di una badante operante nell’Alto vicentino || Una maxi frode da 39 milioni di euro quella scoperta dalla Guardia di Finanza di Vicenza : sotto sigillo 36 immobili, tra Marche Toscana e Lazio, due imbarcazioni da diporto, tre auto di lusso, 27 partecipazioni societarie, due orologi preziosi e numerosi conti correnti. Indagini nate dopo un esposto nel 2018 da parte di una badante attiva nell’alto Vicentino che ha spiegato alla finanza di Schio di essere stata costretta, da un dipendente di un’agenzia di Padova, a corrispondere una somma di denaro all’atto dell’assunzione e della percezione del primo stipendio. Le indagini hanno permesso di far luce su una vasta frode che si celava dietro l’operatività di tale agenzia. Nonostante questa fosse il front office sul territorio per la fornitura di manodopera, le badanti erano formalmente inquadrate all’interno di Società Cooperative, con sede legale a Roma e operativa a Milano, ma di fatto inesistenti. Sono state individuate 17 Società Cooperative attive in tutto il territorio nazionale in svariati settori economici di fornitura di manodopera: badanti, infermieri, personale paramedico, autotrasportatori, braccianti stagionali e operai edili, per oltre 3.000 posizioni lavorative comunicate, risultate tutte irregolari. Solo in Veneto sarebbero 1.400 le badanti inquadrate attraverso le collegate agenzie di Padova, Vicenza, Camposampiero e Dolo , realizzando un volume d’affari di oltre 5 milioni di euro. Venti le persone fisiche, a vario titolo, denunciate per i reati di dichiarazione fraudolenta, dichiarazione infedele, omessa dichiarazione, emissione di fatture per operazioni inesistenti, omesso versamento Iva e indebita compensazione. – Intervistati STEFANO RIZZELLO (Comandante Guardia di Finanza Schio) (Servizio di Luisa Bertini)


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