10/03/2022 TREVISO – Si continua a lavorare nel Trevigiano per coordinare le tante iniziative sul fronte dell’accoglienza. “E’ un’ondata migratoria inedita”, dice il sindaco di Preganziol. Scendono in campo anche Provincia e Questura. Conte: “Coordinarsi ora è la priorità”. || Parla come sindaco e presidente Anci del Veneto Mario Conte, che se da un lato si appella alla calma, dall’altro spinge sul coordinamento di tutte le iniziative a sostegno del popolo ucraino. Una cabina di regia, come quella a cui sta lavorando la Prefettura – proprio accanto all’Ulss 2, ai sindaci e all’Ente Provincia. Proprio dal Sant’Artemio lo stesso presidente Stefano Marcon si dice pronto a fare la propria parte per un’accoglienza regolata.La Marca è il territorio che finora ha visto arrivare più profughi: 780 stando ai dati di giornata.Un’ondata migratoria inedita che richiede azioni specifiche, sia per l’inserimento sociale che eventualmente lavorativo.L’accoglienza per il momento è diffusa, la stragrande maggioranza arriva in Italia con sistemazioni già prefissate. Così a Preganziol.In campo anche la Questura di Treviso che a tutti i profughi in arrivo distribuirà un opuscolo redatto in italiano, inglese e ucraino, potenziando gli sportelli immigrazioni del capoluogo e di Conegliano anche in orario promeridiano.Tutte le informazioni sul sito ww.poliziadistato.it. – Intervistati MARIO CONTE (Sindaco di Treviso – Presidente Anci Veneto), PAOLO GALEANO (Sindaco di Preganziol) (Servizio di Cristian Arboit)


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