09/03/2022 BELLUNO – In provincia sono già 300 i rifugiati ucraini che hanno trovato ospitalità chi da parenti, chi al centro di accoglienza di Belluno attrezzato nell’ex caserma dei vigili del fuoco. Stamattina il punto della situazione è stato fatto al tavolo riunito in Prefettura. || Priorità alla cura e alla profilassi sanitaria, registrazione degli arrivi per l’ottenimento dello status di protezione temporanea, disponibilità all’avviamento legittimo al lavoro grazie ai contatti intercorsi fra il sindaco di Belluno e le associazioni datoriali. Al termine della riunione del tavolo permanente istituito a Palazzo dei Rettori per l’emergenza Ucraina il Prefetto Savastano parla di un grande work in progress, di un lavoro che si caratterizza dal perpetuo apporto di dati alimentati da istituzioni, forze di polizia, mondo del volontariato. In provincia si contano già 300 rifugiati, molti di questi sono bambini.Per i più piccoli, arrivati nel Bellunese da soli, senza genitori, si sta attivando una rete inclusiva. Nelle prossime settimane sono previsti numerosi altri arrivi. “Dobbiamo tenerci pronti” afferma il Presidente della Provincia, Padrin. – Intervistati MARIANO SAVASTANO (PREFETTO DI BELLUNO), ROBERTO PADRIN (PRESIDENTE PROVINCIA DI BELLUNO) (Servizio di Tiziana Bolognani)


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