09/03/2022 PADOVA – Vertice in prefettura a Padova per fare il punto sulle disponibilità di posti letto per ospitare i profughi ucraini in fuga dal conflitto. Finora sono 187 le persone arrivate in città e provincia prevalentemente ospiti di familiari o connazionali. || Sono quasi 1500 i posti letto che Padova e la sua provincia potrebbero mettere a disposizione per l’accoglienza dei profughi ucraini in fuga dalla guerra. Il secondo tavolo tecnico della cabina di regia istituita dal prefetto ha fatto il punto delle varie disponibilità di tutti gli attori in campo dai comuni, agli albergatori passando per le associazioni di volontariato. Molti ucraini sono solo di passaggio diretti da famigliari o conoscenti in Veneto o nelle altre regioni, ma tantissimi sono invece senza una sistemazione. La prefettura dovrebbe aumentare gli alloggi dei centri di accoglienza staroirdinaria i cosidetti cas che al momento hanno circa 1000 posti letto. Poi c’è il comune di Padova e altri 5 comuni della provincia con i posti del sistema di accoglienza integrazione.Una ruolo importante dovrebbe essere giocato dagli albergatori. Federalberghi presente al tavolo in prefettura ha annunciato che potrebbe aumentare la cifra dei posti letto che all’inizio era di 200. Anche il volontariato è in campo con i privati che mettono a disposizione alloggi e ospitalità e le associazioni che gestiranno attività di integrazione e scuola. Sotto l’aspetto sanitario l’ulss 6 si impegna nello screening dei profughi con tamponi e vaccini ad accesso libero nel Padiglione 6, ma si pensa anche ad un punto accoglienza e screening al momento dell’arrivo. – Intervistati MARTA NALIN (Assessore al Sociale del Comune di Padova), LUCA MARCON (Presidente Centro Servizi Volontariato), SERGIO GIORDANI (Sindaco di Padova) (Servizio di Valentina Visentin)


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