08/03/2022 TREVISO – Il caro energia e fermo produttivo delle aziende. Un tema sul quale interviene con toni decisi la Cgil: ”non devono pagare i lavoratori, si intervenga con un’azione decisa sul governo” || “Trovo sconcertante che delle aziende a causa del caro energia decidano di fermare la produzione o di mettere i lavoratori in cassa integrazione’’. Dura presa di posizione di Mauro Visentin segretario generale della Cgil di Treviso di fronte al fermo produttivo che alcune imprese potrebbero nei prossimi giorni attuare a causa dei rincari che, sottolinea Visentin, pesa sugli stessi lavoratori. Ribatte il presidente di Unioncamere Veneto Mario Pozza che dice di capire la posizione del sindacato in difesa dei lavoratori, ma poi aggiunge: “è il mercato regolamentato dal potere di vendita e di acquisto, una grande impresa fa una grande produzione e se questa è sottocosto dopo un po’ l’impresa non regge’’. Fermare la produzione è una scelta difficile ma che per aziende come quelle energivore rischia di diventare inevitabile. E poi c’è il capitolo legato alle sanzioni alla Russia che pesano anche sulle imprese di casa nostra e tutto il tema delle materie prime dall’Ucraina. Per non parlare delle aziende che hanno delocalizzato parte della loro produzione proprio in Ucraina, è il caso spiega Pozza di alcuni calzaturifici che rischiano di vedere ripercussioni anche sulla filiera veneta. Se non arrivano delle contromisure lo scenario all’orizzonte rischia di essere molto cupo – Intervistati MAURO VISENTIN (Segretario Generale Cgil Treviso), MARIO POZZA (Presidente Unioncamere Veneto) (Servizio di Francesca Bozza)


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