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VENEZIA | GUERRA IN UCRAINA, PRONTO UN DECRETO SULL’ACCOGLIENZA

04/03/2022 VENEZIA – Gli aggiornamenti sulla situazione Covid in Veneto oggi a Marghera. Costante il calo del numero dei ricoverati negli ospedali. La conferenza stampa è stata anche l’occasione per fare il punto sull’accoglienza dei rifugiati ucraini || Le previsioni parlano di un milione di rifugiati ucraini che nelle prossime settimane potrebbero arrivare in Italia. A livello nazionale è pronto un decreto, forse un dpcm, che ne regolamenti l’accoglienza. I presidenti di regione, quindi lo stesso Zaia, saranno i commissari per l’emergenza. Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige e Veneto sono le porte dalle quali i profughi entreranno in Italia. La nostra regione dunque sarà soprattutto un punto di passaggio per donne e bambini, l’80% di questi che arrivano per ricongiungersi a familiari o amici. Il Veneto dunque sarà soprattutto una zona di passaggio ma nessun campo profughi in regione, piuttosto strutture per accogliere temporaneamente chi attende di raggiungere conoscenti in altre regioni. La stessa Federalberghi ha messo a disposizione delle strutture nella fascia costiera prima dell’avvio della stagione estiva. Si tratta di persone che fuggono portando con sé poche cose, spesso senza soldi o documenti. E per loro si apre anche il problema della mancanza del super green pass: “per i profughi in viaggio per l’Italia chiediamo il superamento del certificato verde rafforzato ‘da punto a punto'” chiarisce Zaia . C’è poi l’aspetto sanitario nell’accoglienza ai rifugiati: 360 al momento i tamponi effettuati, una 15ina le positività riscontrate. Alcune Ulss stanno mettendo a disposizione degli ambulatori per la verifica dello stato vaccinale soprattutto dei bambini. E a proposito dei più piccoli sono una trentina i posti letto pediatrici tra oncologici, neonatali, dialisi pronti nelle due aziende ospedaliere e in alcuni hub del Veneto. La macchina veneta dell’accoglienza dunque è pronta ad ogni scenario, anche al peggiore, ma tutto dipenderà dalle sorti del conflitto. ”Il dialogo al momento non è costruttivo, vedo prove muscolari da entrambe le parti. Spero vivamente che ci siano pontieri, chela diplomazia, quella vera, abbia la meglio” dice Zaia – Intervistati LUCA ZAIA (Presidente Regione Veneto), GIANPAOLO BOTTACIN (Assessore Protezione Civile Regione Veneto) (Servizio di Francesca Bozza)


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