04/03/2022 SILEA – La notizia dell’attacco russo alla centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhia ha allarmato il mondo. A dichiararsi sconvolti questa mattina tanti trevigiani che però continuano la loro corsa di solidarietà nei confronti del popolo ucraino. || Paura e disorientamento sono i sentimenti dei trevigiani, di fronte all’attacco russo sulla centrale ucraina di Zaporizhzhia.In tanti sono ritornati al 1986, a Cernobyl. Mostra la sua macchina fotografica una ragazza, nelle ore in cui la guerra si combatte anche con la propaganda. “Mi piacerebbe andare a documentare quanto sta succedendo”, dice. “Serve uno sforzo di verità”.A tenere un filo diretto con l’Ucraina è Yuliya, dal 2008 in Veneto dopo aver studiato alla Ca’ Foscari. “Tanti amici dall’Ucriana mi hanno chiamato nel panico. L’attacco alla centrale ha terrorizzato in molti”.Da giorni, la giovane sta coordinando una vera e propria gara di solidarietà tra Marca e provincia di Venezia. Centinaia i pacchi raccolti solo in un B&B di Cendon di Silea, diventato un centro di raccolta di viveri di prima necessità.A portarli nella sua città Kiev è Viktor, che da giorni – a bordo del suo pullmino – macina migliaia di chilometri. – Intervistati YULIYA MKHEIDZE (volontaria) (Servizio di Cristian Arboit)


videoid(CXq57Hnt-I4)finevideoid-categoria(a3treviso)finecategoria