25/02/2022 MESTRE – Gli agricoltori, allevatori e pescatori hanno protestato a Forte Marghera, per denunciare i danni che il conflitto ucraino causa all’economia locale.  || Contro la guerra che affossa anche l’economia sono centinaia gli allevatori, gli agricoltori e i pescatori di Coldiretti arrivati a Forte Marghera con i loro trattori, mucche e prodotti della terra. C’è l’impennata dei prezzi. Ed è a rischio l’export. Trema un mondo da un miliardo di euro. Di questo passo le aziende non riusciranno più a coprire i costi per il balzo dei beni energetici e le inevitabili conseguenze negative sui bilanci. Coldiretti avanza delle proposte al Governo.Se il caro petrolio spinto dall’invasione dell’Ucraina costringe le barche a rimanere in banchina e a fermare i trattori, le ritorsioni della Russia colpiscono i mezzi di produzione, a partire dai concimi, obbligando i coltivatori a tagliare i raccolti mentre sanzioni ed embarghi bloccano i commerci, sconvolgono i mercati e favoriscono le speculazioni. «È a rischio la nostra stessa sopravvivenza» spiegano gli agricoltori.l’Ucraina prima del conflitto garantiva il 20% delle importazioni italiane di mais, indispensabile per gli allevamenti. – Intervistati GIORGIO POLEGATO (Pres. Coldiretti Treviso), ANDREA COLLA (Pres. Coldiretti Venezia), IVANO FIGHERA (Produttore Formaggio e Latte), DANIEL JONY (Allevamento Bovini e Bufale da Latte) (Servizio di Nicola Marcato)


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