24/02/2022 FIESSO D’ARTICO – Una persona leggermente ferita, danni ingenti a macchine, scorte e forniture, ore di apprensione per un possibile inquinamento dell’aria: Fiesso d’Artico si è risvegliata con il grosso, dannoso incendio del capannone di un suolificio. || Mattinata di apprensione a Fiesso per la colonna di fumo nero che da via Puccini 8 si è alzata in cielo, visibile a chilometri di distanza. Preoccupazione perché intorno all’incendio scoppiato poco prima delle otto nel capannone del Suolificio Padovano, nell’aria si è sparso cattivo odore, su una zona densamente occupata da condomini e villette più o meno recenti e da edifici industriali, alcuni ancora in attività altri no. Il cattivo odore forse è stato causato da colle, vernici e gomma bruciate, materiali in normale uso al suolificio. Perciò il sindaco Marco Cominato ha consigliato ai suoi concittadini di tenere chiusi gli infissi. Intanto i vigili del fuoco, arrivati con 2 autopompe, 3 autobotti, un’autoscala, il carro aria, altri mezzi di supporto e 25 operatori, da mestre, mira e padova, consegnavano al personale del 118 una donna italiana rimasta leggermente ustionata alle mani, che è stata portata in ospedale. Le fiamme hanno fatto crollare parte del soffitto in eternit dello stabile del suolificio perciò il lavoro dei pompieri è stato quello di contenerne la diffusione nell’aria e anche nell’acqua usata per lo spegnimento del rogo. Dopo un’ora e mezza dall’inizio l’incendio era sotto controllo. Moltissimi i danni a macchinari, scorte e forniture dell’azienda. Sul posto è giunto anche il personale Arpav che ha eseguito delle campionature di acqua e aria. Escluso che ci sia stato inquinamento. A mezzogiorno si sono potute riaprire le finestre delle case, mentre Carabinieri e Polizia Locale hanno autorizzato di nuovo la circolazione nei pressi del capannone. Le indagini dei vigili del fuoco chiariranno cosa ha scatenato l’incendio, le cui cause sono forse accidentali. (Servizio di Guido Barbato)