23/02/2022 MESTRE – Sciopero nazionale dei lavoratori della Tim oggi con il presidio regionale a Mestre in via Torino. A rischio in Veneto duemila posti di lavoro || Contro l’ipotetico e ventilato smantellamento della Tim e il rischio occupazionale per le 2mila famiglie venete, delle 42 mila totali occupate a livello nazionale, oggi 8 le ore di sciopero nazionale dei lavoratori della Tim con il presidio regionale a Mestre in via Torino davanti alla sede mestrina che ospita 500 lavoratori. Sul piatto non soltanto le sorti dei lavoratori ma, dicono i sindacati, l’intero futuro digitale del sistema Italiale cui sorti si decideranno il prossimo 2 marzo a Roma nel corso del previsto consiglio di amministrazione, come spiega Christian Ferrari segretario regionale della Cgil. “Ancora nessuna conferma ufficiale alle voci che vedrebbero transitare l’intero pacchetto del sistema servizi e comunicazione nelle mani di Wind3, interamente in mano ai cinesi”, aggiunge Gianfranco Refosco, segretario regionale della Cisl. “Con le sorti dei lavoratori a rischio la competitività di tante aziende venete ancora senza una connessione a banda larga”, puntualizza Nicola Atalmi, segretario regionale SLC della Cgil. Per i sindacati, “Nei fatti significa allentare la presa del Governo su una delle infrastrutture strategiche più importati del Paese”, conclude Igor Bonatesta segretario organizzativo della Uil Veneto. – Intervistati CHRISTIAN FERRARI (SEGRETARIO CGIL VENETO), GIANFRANCO REFOSCO (SEGRETARIO CISL VENETO), NICOLA ATALMI (SEGRETARIO REGIONALE SLC CGIL), IGOR BONATESTA (SEGR. ORGANIZZATIVO UIL VENETO) (Servizio di Annamaria Parisi)


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