23/02/2022 SANT’URBANO – Morte di Mauro Guerra, la corte d’appello ha condannato il carabiniere che gli sparò a risarcire la famiglia || Condannato per eccesso colposo di legittima difesa il carabinieri che il 29 luglio del 2015 sparò e uccise Mauro Guerra il 32enne di Carmignano Sant’Urbano morto durante un tentativo di tso. La corte d’Appello di Venezia ha ribaltato la sentenza di primo grado e ha dichiarato il maresciallo Marco Pegoraro che esplose il colpo di pistola fatale responsabile ai fini civilistici di eccesso colposo di legettima difesa. Il militare dell’arma dovrà risarcire 260 mila euro alla famiglia di Mauro Guerra. Prevista una somma provvisionale immediata di 80 mila euro ai genitori e 50 mila euro ad entrambi i fratelli del giovane che in quella calda giornata di luglio di 7 anni fa si oppose al trattamento sanitario obbligatorio e tentò di scappare attraverso i campi. Il processo penale a carico del carabiniere che sparò si era concluso a dicembre del 2018 con l’assoluzione del militare chiesta dalla stessa Procura. Per i giudici – infatti – Pegoraro aveva sparato a Guerra che stava aggredendo un collega nel tentativo di salvare la vita a quest’ultimo. La famiglia – parte civile nel processo – ha impugnato la sentenza che ha portato al verdetto in appello. “E’ una sentenza che riconosce l’intervento illegale del militare. Il nostro non è mai stato un processo all’Arma dei carabinieri che anzi come cittadini dobbiamo ringraziare per il servizio che quotidianamente svolgono a beneficio della comunità, ma la richiesta che fosse riconosciuto che in quella specifica circostanza, in quel tragico giorno, ci fu un intervento dell’Autorità contro il diritto di libertà di un cittadino, da cui scaturì la sua ingiusta morte” ha commentato l’avvocato Fabio Pinelli, legale della famiglia Guerra. (Servizio di Valentina Visentin)
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