MARGHERA – I metalmeccanici di Fim-Cisl, Fiom-Cgil, Uilm-Uil scioperano 4 ore con presidi nel pieno rispetto delle norme Covid-19, per il rinnovo del contratto nazionale scaduto ormai da 10 mesi e sul fronte della sicurezza. || E’ iniziato con un minuto di silenzio il presidio davanti alla sede della Slim a Fusina, per ricordare il loro collega Michele Cacco, l’operaio 49 enne di Marghera, deceduto ieri mattina, schiacciato da una porta di una tonellata, mentre stava facendo manutenzione ad un forno della fonderia Flag di Marcon. Gli animi dei metalmeccanici sono esaperati. Oltre al rinnovo del contratto torna a galla l’aspetto della sicurezza nelle fabbriche. Dopo la tragedia, nella Provincia di Venezia, le ore di sciopero sono aumentate a 8, per dire basta agli incidenti sul lavoro.Le 4 ore di sciopero Nazionale sono riuscite a svuotare le fabbriche, da Padova a Vicenza, da Verona a Belluno. Gli operai metalmeccanici in presidio si sono ritrovati davanti alle fabbriche per rivendicare l’aumento dei minimi salariali fra i piu bassi dell’industria italiana, con il contratto nazionale non aggiornato da più di 10 mesi.Gli operai fuori dei cancelli chiedono un rinnovo dignitoso che dia fiducia ai lavoratori, e una spinta alla ripresa del Paese. – Intervistati STEFANO BOSCHINI (SEGR. FIM CISL VENEZIA), DIEGO PANISSON (SEGR. UILM VENEZIA), MICHELE VALENTINI (SEGR. PROV. FIOM CGIL VENEZIA) (Servizio di Nicola Marcato)


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