21/02/2022 VO – Una cerimonia semplice e molto emozionante ha ricordato a Vo’, la prima zona rossa del Veneto, i due anni dall’inizio della pandemia e dalla morte di Adriano Trevisan, prima vittima italiana del Covid. || Avanza il sindaco Giuliano Martini e porta sulle sue spalle tutti i suoi 3300 concittadini e in particolare i due che sono mancati per primi di coronavirus Adriano Trevisan, morto giusto due anni fa, e Renato Turetta, il suo amico. I fiori con la semplice scritta “l’amministrazione comunale ricorda le vittime del Covid-19” vengono deposti davanti all’ulivo piantato un anno fa. Un timido sole abbraccia tutti mentre la tromba risuona.L’emozione riempie di cuore le note. Il sindaco prende la parola e ricorda. Ricorda il pomeriggio di due anni fa quando il direttore generale dell’Ulss 6 gli annunciava che erano di Vo’ i due pazienti ricoverati con una polmonite da Covid19 a Schiavonia. Adriano Trevisan, “un cittadino, un padre di famiglia”, morirà in poche ore. La memoria scorre, il film di questi 24 mesi. Le tre serie di tamponi, i test sierologici con Vo’ che diventa un grande laboratorio con lo screening voluto dalla regione e coordinato dal microbiologo dell’università di Padova Andrea Crisanti. E ringrazia il sindaco Martini. L’ulivo ricorda le vittime del coronavirus, tutte le vittime. Ma è anche un simbolo di speranza e solidarietà. – Intervistati GIULIANO MARTINI (Sindaco di Vo’) (Servizio di Chiara Gaiani)


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